La NASA restringe la missione Marte 2020 a tre siti di perforazione

La missione Mars 2020 della NASA si sta avvicinando in modo allettante. Dopo un seminario con gli scienziati a Monrovia, in California, sono stati scelti tre potenziali siti per la trivellazione, ognuno dei quali un tempo avrebbe potuto ospitare la vita sul pianeta rosso.

La NASA restringe la missione Marte 2020 a tre siti di perforazione

Il trio di luoghi è stato ridotto da otto, dopo che gli scienziati hanno esaminato attentamente le immagini e dati inviati dal Mars Reconnaissance Orbiter, poi si è votato su quali avrebbero più probabilmente sostenuto vita. Tra i candidati – e il punteggio più alto nel voto della comunità del workshop – c’è un antico letto di lago, noto come cratere Jezero, che potrebbe ospitare tracce di forme di vita microbiche.

"C'è un grande fiume che porta acqua e sedimenti in un lago molto grande, paragonabile al Lago Tahoe", ha detto Timothy Goudge, uno scienziato planetario dell'Università del Texas ad Austin. Natura.

Secondo nella votazione è stato il nord-est della Syrtis, che un tempo aveva acqua calda che circolava sotto la sua crosta. La scelta finale, e potenzialmente più controversa, è Columbia Hills.

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Il sito è stato in precedenza il terreno di caccia del rover Spirit della NASA, che ha trovato rocce di silice che assomigliano a depositi minerali idrotermali sulla Terra. Un certo numero di scienziati del progetto 2020 sono arrivati ​​al punto di pubblicare un rapporto sostenendo che la missione non sarà in grado di far luce sul fatto che queste rocce siano collegate alla vita su Marte. Altri scienziati hanno sottolineato il fatto che il rover del 2020 avrà diversi strumenti scientifici, più capaci di analizzare la roccia silicea rispetto a Spirit.

La scelta definitiva del sito, prevista un paio d'anni prima della missione, avrà importanti ripercussioni per i prossimi decenni della scienza attorno a Marte. Ovunque andrà il rover, trascorrerà due anni a perforare i campioni. La NASA dovrà poi capire come riportare i campioni sulla Terra – e accumulare il budget per farlo – ma se ciò dovesse accadere riesce, quei campioni saranno le prime rocce di Marte a non provenire da meteoriti e detteranno lo studio per anni Venire.

Immagine principale: cratere Jezero. Credito: NASA