La FTC sollecita controlli più severi sulla pubblicità online

Un funzionario della Federal Trade Commission (FTC) ha accusato gli inserzionisti online di non aver mantenuto gli sforzi promessi per rispettare la privacy degli utenti.

La FTC sollecita controlli più severi sulla pubblicità online

Intervenendo a una conferenza della FTC per discutere le implicazioni sulla privacy della pubblicità comportamentale, ha detto il commissario della FTC Jon Leibowitz agli inserzionisti che avrebbero dovuto dire ai consumatori che le informazioni venivano raccolte, proteggendo tali dati e dando loro la possibilità di scegliere decidere di uscire.

Leibowitz ha fatto l'esempio di sua figlia dodicenne e delle sue amiche che gli dicevano di essere state esposte a pubblicità che dicevano cose come "toccami più forte" e "quanto durerà il tuo prossimo bacio?"

Parlando a un pubblico che comprendeva i giganti della ricerca Google e Yahoo, nonché sostenitori della privacy e gruppi di consumatori, ha lasciato aperta la possibilità di un elenco "do not track" come quello recentemente proposto dal Centro per la democrazia e la tecnologia.

"Sono preoccupato... quando le mie informazioni personali vengono vendute a terzi e quando la mia ricerca online viene monitorata su diversi siti Web", ha affermato.

Tuttavia, Randall Rothenberg, presidente dell’Interactive Advertising Bureau, ha messo in guardia dal soffocare inavvertitamente uno dei settori più dinamici dell’economia statunitense.

"Il governo deve essere prudente", ha avvertito Trevor Hughes della Network Advertising L'iniziativa ha deriso quello che ha definito lo "shock" che ha accolto i tentativi degli inserzionisti di svilupparsi di più annunci mirati.

Dati sensibili

David Morgan, fondatore della società pubblicitaria Tacoda, recentemente acquisita da AOL, ha sostenuto che il suo l'azienda si è già autoregolamentata evitando di raccogliere determinati dati sensibili, anche se l'utente lo era anonimo.

“La guida che abbiamo ottenuto è che stiamo lontani dal cancro, dall’HIV e dalle condizioni mediche”, ha detto, aggiungendo che sono scomparse anche le informazioni sui bambini e le indicazioni sulle preferenze sessuali non raccolto.

“Non tocchiamo i dati di ricerca. Devi filtrare ogni cosa per assicurarti che non sia personale.

AOL ha recentemente annunciato che consentirà agli utenti di disattivare la pubblicità online e si ritiene che anche Google stia esaminando potenziali modi per proteggere la privacy dei consumatori.