Le aziende tecnologiche fanno appello contro la "scioccante" legge francese sulle password

Una coalizione di pesi massimi dell'alta tecnologia - tra cui Google, Microsoft, Facebook e Spotify - è andata in tribunale per contestare la recente linea dura del governo francese sulla conservazione dei dati.

Le aziende tecnologiche fanno appello a quelle francesi

La mossa arriva sulla scia di un decreto parlamentare emesso il mese scorso che richiede siti di e-commerce, piattaforme video e servizi di musica online conservare un registro dei dati personali completi di tutti gli abbonati, inclusa "la password e le informazioni necessarie per la verifica o la modifica" an account.

In base al decreto, la polizia, l'ufficio antifrode, i funzionari fiscali e doganali e le autorità previdenziali potrebbero tutti richiedere l'accesso ai dati per assistere nelle indagini.

"Questo è qualcosa che ci sciocca, questo obbligo di conservare le password e trasmetterle alla polizia", ​​ha affermato Benoit Tabaka, capo dell'Association of Internet Service Community (ASIC).

Alla luce dei recenti attacchi di hacking a siti di alto profilo – tra cui il ministero delle finanze francese – l'idea di un database nazionale contenente tutti i dettagli dell'utente, comprese le password, rappresentava una vera minaccia per la sicurezza, ASIC discusso.

Il costo della conservazione di tali dati è anche una considerazione per l'ASIC, che cercherà di far ribaltare il decreto presso la più alta corte francese, il Conseil d'Etat.