La prova riuscita pone l'accento sugli URL

L'ICANN ha annunciato il completamento con successo dei test sulla fattibilità dei nomi di dominio Internet che contengono caratteri internazionali come é, ø e ü o script come arabo e cinese.

Una società svedese, Autonomica, ha avviato a dicembre le sperimentazioni sui nomi di dominio internazionalizzati (IDN) per conto di ICANN, indagando se L'aggiunta di caratteri internazionalizzati codificati non avrebbe alcun impatto sul funzionamento dei server che indirizzano gli utenti di Internet verso quanto richiesto sito web. Autonomica ha implementato con successo gli IDN utilizzando le due principali implementazioni server utilizzate dalla maggior parte degli operatori di root server: BIND e NSD.

Oltre ai caratteri europei accentati, gli IDN supportano caratteri non ASCII come quelli utilizzati in scritture da destra a sinistra, ad esempio l'arabo, e scritture non alfabetiche, incluso il cinese mandarino e Giapponese. L’obiettivo di ICANN è che un intero nome di dominio possa essere reso in caratteri locali.

“La diffusione globale degli IDN migliorerà l’esperienza Internet locale in vaste regioni del mondo consentire alle persone di condividere e accedere alle informazioni o di utilizzare i servizi offerti nella propria lingua”, si legge.

ICANN annunciato i suoi piani per introdurre gli IDN un anno fa, prima elaborando sui suoi piani in occasione dell’inaugurazione dell’Internet Governance Forum di ottobre, quando il suo presidente, Vint Cerf, descrisse gli IDN come una “enorme sfida tecnica”. Nessuna data per la loro introduzione è stata ancora annunciata pubblicamente, con l'amministratore delegato di ICANN Paul Twomey detto solo che, nonostante la pressione significativa da parte del mondo non anglofono, l'implementazione dell'IDN non sarebbe stata affrettata.

ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Number) è l'ente governativo statunitense che vigila l'intera struttura del dominio principale, assicurando che quando digiti l'URL di un sito web finisci dove sei destinato. Lo scorso ottobre ha firmato un accordo con il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti che, a suo dire, lo renderà più autonomo, e in qualche modo soddisfacendo la pressione diffusa affinché l’amministrazione statunitense gli garantisca la piena indipendenza. La decisione definitiva in merito verrà presa nel 2008.