Google dedica 10.000 dipendenti all'eliminazione dei contenuti estremisti

Sembra che il 2017 abbia seguito le orme del 2016 sul fronte politico generalmente scoraggiante, soprattutto per quanto riguarda i contenuti al vetriolo su Internet – dall’organizzazione di manifestazioni dei suprematisti bianchi al famigerato, per non parlare sconsiderato, retweet della Gran Bretagna da parte di Trump Primo. Grazie a Google, il 2018 potrebbe essere l’anno separatista di cui abbiamo così disperatamente bisogno.

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La società si è impegnata a impegnare oltre 10.000 dipendenti per eliminare i contenuti estremisti sulla sua piattaforma di condivisione video YouTube. Un’impresa con conseguenze di vasta portata, considerando la statistica del 2017 che quasi un miliardo di ore di video vengono guardati sul sito ogni giorno. Il CEO di YouTube, Susan Wojcicki, scrivendo nel Telegrafo, è stata ferma nel suo impegno in questo sforzo, affermando che la società stava intraprendendo "azioni aggressive" su commenti e account allo stesso modo, con lo staff che sradica migliaia dei primi e centinaia di quelli più recente.

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In effetti, da giugno di quest'anno, YouTube ha presumibilmente esaminato quasi due milioni di video contenuti estremisti e ha recentemente annunciato una donazione di 1 milione di sterline (1,3 milioni di dollari) per finanziare progetti anti-estremisti nel Regno Unito. Ciò segue subito dopo la presa di posizione del primo ministro britannico Theresa May, la cui posizione è stata altrettanto inflessibile: a settembre, si è rivolta all’assemblea generale delle Nazioni Unite, implorando le aziende tecnologiche di sradicare e rimuovere il materiale estremista in soli due giorni ore. May si è espressa in precedenza sulla necessità di porre fine agli “spazi sicuri” di cui godono i terroristi online.

E sembra che queste richieste non restino inascoltate. Da allora YouTube collabora con 15 nuovi gruppi antiestremisti, dal Movimento No Hate Speech all'Institute for Strategic Dialogue. Nel frattempo, le persone che cercano parole chiave problematiche vengono automaticamente reindirizzate verso una playlist di video che mirano a sfatare i messaggi estremisti violenti – cosa che fa infuriare gli autori, uno di questi immagina.

E ora la nuova ondata di vigilanza nel mondo tecnologico: 10.000 dipendenti di Google designati a sradicare i messaggi estremisti, mettendo un fine alla cultura di quelli che Wojcicki considera “cattivi attori […] che sfruttano la nostra apertura per fuorviare, manipolare, molestare o addirittura danno". Brindiamo al 2018: rendere Internet di nuovo grande (o meglio, privo di materiale terroristico).