Ritrovata dalla NASA la navicella spaziale lunare indiana perduta da tempo

Nel 2008 l’India ha lanciato il suo primo orbiter lunare, segnando un importante passo avanti nel programma spaziale nazionale, diventando il quarto Paese a posizionare una bandiera sulla Luna. La tragedia si verificò però nell'agosto del 2009, quando l'orbiter incontrò difficoltà tecniche e il 28 dello stesso mese i suoi operatori ricevettero l'ultimo contatto con la nave. L'impresa era, a tutti gli effetti, finita.

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Fino ad ora, ovviamente. Gli scienziati della NASA hanno rivelato che, grazie al nuovo radar interplanetario del corpo, hanno scoperto il Chandrayaan-1 ancora in orbita attorno alla Luna nel giugno 2016. È sempre l'ultimo posto in cui guardi, eh?

L'orbiter cubico, che misura un metro e mezzo su tutti i lati, è stato scoperto a circa 200 km dalla superficie lunare. Date le sue dimensioni compatte, il Chandrayaan-1 era diventato il bersaglio di un esperimento radar condotto dal team del Jet Propulsion Laboratory della NASA.

nasa_chandrayaan-1_lunar_orbiter_found

La sonda cubica si trovava nell'orbita lunare prima di scomparire, quindi il team di scienziati ha espulso un raggio concentrato microonde provenienti dal formidabile complesso Goldstone Deep Space Communications della NASA puntate verso i satelliti naturali Polo Nord. Gli echi radar restituiti sono stati poi registrati dall'altra parte del paese dal Green Bank Telescope da 330 piedi in West Virginia. Il telescopio ha inquadrato l'orbiter lunare due volte, notando che la seconda volta che ha attraversato il raggio corrispondeva al tempo che avrebbe impiegato il Chandrayaan-1 per orbitare attorno alla luna una volta.

È un entusiasmante passo in avanti nell’applicazione tecnologica dei radar terrestri. Potrebbero, ad esempio, essere utilizzati come supporto di sicurezza per quando la comunicazione del veicolo spaziale va storta, sia nelle missioni robotiche che umane entro un certo raggio. E per l’India, è un gradito ricongiungimento con il Chandrayaan-1, un veicolo spaziale che ha posizionato il paese sulla mappa spaziale internazionale sia in senso letterale che figurato. L'indagine doveva durare solo due anni, raggiungendo un encomiabile 312 giorni considerando il suo stato alle prime armi. Ha portato a termine la sua missione con notevole successo, raggiungendo circa il 95% dei suoi obiettivi, compresi uno che non avrebbe potuto affatto prevedere: la convalida dell’aereo interplanetario potenzialmente salvavita della NASA radar; per quanto riguarda le sonde lunari, è una storia di simbiosi davvero commovente.

Immagini: Centro di volo spaziale Goddard della NASA E Jiuguang Wang, utilizzato sotto Creative Commons