Clegg “impotente” per invertire l’estradizione di McKinnon

Il reo confesso hacker della NASA Gary McKinnon affronta una battaglia legale “complessa” contro l’estradizione negli Stati Uniti dopo Il vice primo ministro Nick Clegg ha affermato che né lui, né nessun altro politico, ha il potere di fermare la corsa procedimenti.

Clegg

Gli attivisti ritengono che il 44enne affetto da sindrome di Asperger non riceverà un processo equo negli Stati Uniti dopo aver ammesso di aver violato i computer poco dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre.

McKinnon afferma di aver cercato prove dell'esistenza degli UFO e dei primi rumori provenienti dal nuovo governo ha suggerito che stava valutando la possibilità di revocare l’ordine di estradizione, in linea con l’arroganza pre-elettorale che condannava il procedimenti.

Ciò che non ho il potere di fare, né lo ha il Ministro degli Interni, e nemmeno il Primo Ministro, è invertire completamente e annullare alcuni aspetti legali di questa situazione.

Tuttavia, Clegg ora ammette che i politici hanno poco potere per ribaltare la sentenza iniziale, anche se la scorsa settimana il ministro degli Interni Theresa May ha chiesto un rinvio tramite l’Alta Corte.

“Ciò che non ho il potere di fare, non lo ha nemmeno il Ministro degli Interni, e nemmeno il Primo Ministro, è quello di invertire completamente e annullare alcuni aspetti legali di questa situazione”, ha detto Clegg in un’intervista alla BBC Radio 5. “Ma questo, ovviamente, non vorresti che i politici lo facessero. È giuridicamente molto complesso”.

L’ammissione di Clegg è in contrasto con i commenti che ha fatto nel periodo precedente alle elezioni e con un articolo che ha scritto l’anno scorso per il Mail giornaliera.

“Semplicemente non va bene che Alan Johnson alzi le spalle e affermi che non si può fare nulla”, ha scritto Clegg dell’ex ministro dell’Interno. «È completamente in suo potere emanare emendamenti al Police and Justice Act, che permetterebbero a Gary McKinnon di essere processato qui. Oppure potrebbe sollecitare il Pubblico Ministero ad avviare il procedimento”.

Lo ha detto un portavoce del Ministero degli Interni PCPro che “saranno i tribunali, non i politici” a decidere il caso.