I giudici europei si pronunceranno sul commercio di software usato

La Corte di Giustizia Europea (ECJ) sta riflettendo sulla legalità delle vendite online di software di seconda mano, a seguito di una lunga controversia tra Oracle e un venditore tedesco di licenze usate.

I giudici europei si pronunceranno sul commercio di software usato

Il dibattito nasce da un caso tedesco del 2005 in cui Oracle ha intrapreso un'azione legale contro usedSoft dopo che il rivenditore aveva venduto licenze pre-utilizzate per software, presumibilmente in violazione degli accordi di licenza di Oracle.

Inizialmente, i funzionari tedeschi si pronunciarono a favore di Oracle, ma usedSoft sostenne di aver ottenuto il consenso scritto da parte di Oracle titolare della licenza, che ha affermato di aver pagato il prezzo intero per il software, e una corte d'appello ha deferito il caso Europa.

Riteniamo che ciò costituisca un importante passo avanti verso un vero libero scambio nel mercato del software

Secondo usedSoft, il caso potrebbe costituire un precedente per l’intero settore, consentendo ad aziende e consumatori di scambiare licenze che non utilizzano più se le aquile legali europee si pronunciano a loro favore.

"La rivendita dei software scaricati si basa in ultima analisi sulle normative europee, che devono essere chiarite anche in tutta Europa", spiega in un comunicato l'amministratore delegato di usedSoft, Peter Schneider.

“Questo è esattamente ciò che vogliamo ottenere, ovvero la chiarezza finale. Consideriamo questo un importante passo avanti verso un vero libero scambio nel mercato del software”.

Secondo usedSoft la Corte di giustizia europea deciderà entro due anni se il software trasmesso online all'acquirente potrà essere commercializzato anche come usato.

L'azienda ha inoltre affermato che la corte avrebbe dovuto schierarsi a suo favore perché funzionari europei e tedeschi avevano già stabilito che il commercio di software di seconda mano nel mondo offline era teoricamente legale.