Nonostante sia sotto pressione a causa dell’inesorabile ascesa di Uber, l’iconico taxi nero di Londra si sta rinnovando in verde, anche se il verde sarà mantenuto esclusivamente all’interno.
![L'iconico taxi nero londinese diventa verde](/f/353c7e86474c6b49dc2010f79a2a0fe1.jpg)
Annunciato ieri, durante la visita di Stato del presidente cinese Xi Jinping nella capitale, il nuovo taxi londinese TX5 sarà disponibile a partire dal 2017 e progettato dalla casa automobilistica cinese Geely. Il TX5 sarà prodotto in un nuovissimo stabilimento da 300 milioni di sterline vicino a Coventry.
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Quindi, cosa rende il nuovo taxi verde? Ebbene, il TX5 è un ibrido, nel senso che funziona inizialmente con l'elettricità, per poi passare all'alimentazione a benzina quando la batteria si scarica. In un altro cenno alla modernizzazione dei taxi londinesi, il TX5 a sei posti sarà dotato di Wi-Fi a bordo e conterrà punti di ricarica per consentire ai clienti di ricaricare le batterie del telefono.
La data di lancio prevista per il 2017 significa che i nuovi taxi londinesi supereranno le normative che garantiscono che i nuovissimi veicoli a noleggio privato a Londra possano percorrere almeno 30 miglia senza produrre emissioni. Geely non è l’unica azienda che lavora sui taxi verdi per la capitale: è una compagnia turca Karsan sta lavorando su taxi neri a basse emissioni, E Anche Nissan ci sta pensando.
I taxi verdi scenderanno in strada dopo che il sindaco di Londra Boris Johnson avrà lasciato l’incarico, con le elezioni del sindaco previste per maggio 2016, ma il sindaco uscente si è espresso a favore delle auto ibride nelle strade della capitale, raccontando alla London Assemblea: “Voglio incoraggiare in particolare i veicoli elettrici e gli ibridi plug-in: sono la strada da seguire”.
Sembra improbabile che i suoi due più probabili successori – il laburista Sadiq Khan e il conservatore Zac Goldsmith – siano meno pro-ibridi. Khan lo ha fatto ha condotto una campagna piuttosto dura sulle questioni ambientali, Mentre Goldsmith appare raramente nei titoli dei giornali senza la parola “ambientalista” allegata.
Immagini: Avena40 E Lars Plowman utilizzato sotto Creative Commons