Un Google Earth "live" potrebbe porre fine al tuo prendere il sole nudo

Un Google Earth "live" potrebbe essere in arrivo grazie a una svolta nelle tecnologie di imaging globali, cambiando completamente il modo in cui vediamo il mondo attraverso l'atlante 3D di Google.

Un Google Earth

Google Earth è stato, in precedenza, noto per momenti di scoprire (finte) scene del crimine cruente a rivisitare virtualmente luoghi in cui hai viaggiato in passato. È uno strumento straordinario e parte del suo fascino è che viene aggiornato una volta ogni pochi anni; abbastanza regolarmente da mantenerlo rilevante, ma non così regolarmente da diventare invasivo.

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Ora, però, gli sviluppatori hanno creato un file Telecamera 4K Ultra HD con la capacità di trasmettere video a colori sulla Terra da oltre 300 miglia in su. La tecnologia è di proprietà della società britannica

Terra-i, e si è concretizzato tramite il satellite VividX2 dell'azienda. La fotocamera può acquisire immagini da più angolazioni per replicare un modello 3D e vanta una modalità di "ripresa video". Mentre il satellite scivola in alto a una velocità di oltre quattro miglia al secondo, la telecamera si riorienta costantemente per mettere a fuoco una posizione specifica. Il risultato è un video di due minuti a 50 fps della posizione in questione, con ciascun pixel che rappresenta 60 cm (24 pollici). La capacità della fotocamera significa che, se Google lo desiderasse, Google Earth potrebbe avere, per la prima volta, la capacità di lanciare una versione "live" del suo sito.

Se questo suona più che invasivo, allora vale la pena notare che il sistema potrebbe essere utilizzato per cose diverse dal tracciare il tuo prendere il sole nudo.

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La logistica dei trasporti in tutto il mondo potrebbe essere notevolmente migliorata, con piste e porti che beneficiano di una supervisione (letterale). Potremmo finalmente porre fine al fenomeno dei relitti aerei irrecuperabili, dando alle famiglie la chiusura e ai tecnici dell'aviazione di capire cosa è andato storto.

Parlando con TechRadar, CEO di Earth-i Richard Blain ha spiegato la logica alla base dell'impresa: "I dati di osservazione della Terra sono diventando uno dei principali motori della cosiddetta Quarta Rivoluzione Industriale, l'era dei Big Data analisi”.

"I dati sulla posizione sono la base su cui vengono costruite molte soluzioni di big data per guidare un migliore processo decisionale e pensare alle politiche in tutto il mondo".

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Va chiarito che Google non ha ancora collaborato con Earth-i, sebbene la tecnologia dell'azienda renda certamente Google Earth "live" una possibilità praticabile.

"Da un punto di vista tecnico è del tutto possibile", osserva Blain, aggiungendo che non sarebbe un'impresa semplice, né economica. "Un satellite ottico in orbita terrestre bassa non può essere stazionario su una posizione, quindi per eseguire un monitoraggio persistente a livello globale su una particolare area, sarebbero necessari quasi 1.000 satelliti", oltre a molti altri droni e pseudo-satelliti ad alta quota (HAPS) "per aggiungere la profondità dei dati necessari per ottenere un'immagine "in diretta" costante di Terra".

Ecco qua. Non sarà facile con a) portafogli; b) orari; o c) coscienza, ma abbiamo appena compiuto un passo significativo verso l'avere un "Google Earth dal vivo". Ora potrebbe essere il momento di iniziare a ripensare a quel prendere il sole nudo, dopo tutto.

Immagini: Terra-i