Recensione LG Flatron L1970H

£203

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L'ultima offerta da 19 pollici di LG è l'L1970H, e senza nemmeno collegarlo al suo design impressionante è evidente. La parola slim è prominente sia sul telaio che sul supporto, e con una buona ragione: anche nel suo punto più spesso, il corpo principale è spesso meno di 3 cm.

Recensione LG Flatron L1970H

Sebbene il supporto si estenda ulteriormente, è regolabile e non avrai problemi a inserirlo in uno spazio limitato sulla scrivania. Si inclina all'indietro più della maggior parte e il braccio incernierato consente di far oscillare l'L1970H fino in fondo per abbracciare la superficie. Anche la base è elegante, con i connettori di alimentazione, DVI e D-SUB sul retro anziché sul corpo del monitor. Ti ritroverai comunque con un groviglio di fili e l'alimentatore esterno non è l'ideale, ma il design ti consente di nascondere il disordine sotto il tavolo.

La configurazione iniziale è un gioco da ragazzi - le impostazioni predefinite erano esatte - ma se preferisci giocherellare puoi farlo con il software Forte Manager in dotazione. Una procedura guidata ti guida passo dopo passo attraverso l'impostazione della luminosità e del contrasto utilizzando modelli di esempio come guida e ti consente di utilizzare il mouse anziché l'OSD. Questo è per il meglio, poiché i controlli OSD sono posizionati sul lato inferiore del TFT, con etichette confuse che li rendono difficili da usare.

Essendo un modello Flatron, L1970H utilizza la tecnologia f-Engine di LG. Questo non solo migliora la luminosità e il colore, ma include anche un extra innovativo: seleziona una finestra aperta o trascina un quadrato su una zona del desktop, quindi miglioralo come preferisci. In questo modo, puoi applicare temporaneamente impostazioni più adatte ai singoli elementi, ad esempio aumentato contrasto per una foto o la modalità Testo preimpostata per un documento d'ufficio, senza influire sulla tua messa a punto impostare.

Lo schermo stesso è uniformemente luminoso, ma offre un impressionante livello di nero. Siamo rimasti colpiti dal contrasto nell'uso quotidiano e i nostri test lo hanno dimostrato in modo conclusivo: anche le minime variazioni nei neri più bassi e nei bianchi più luminosi erano distinguibili. I test sulla scala dei colori hanno mostrato una rampa uniforme e graduale dal buio alla luce, lasciando l'L1970H a gestire i video senza problemi.

Abbiamo riprodotto una varietà di clip per testarlo e i risultati variavano tra impressionanti e un po' deludenti. Il livello di contrasto ha messo in evidenza dettagli impressionanti, anche nelle aree d'ombra con cui il BenQ ha avuto difficoltà. Ma il tono generale dell'LG è ancora un po' freddo e sbiadito rispetto al ViewSonic VX924. Manca anche la nitidezza vista nei migliori modelli, anche se questa è una piccola lamentela. Una piccola quantità di sbavature era evidente nei video in rapido movimento, ma nel complesso la qualità era elevata.

Il prezzo è simile al VX924, e c'è davvero poco da scegliere tra i due. L'L1970H è sicuramente il più elegante e regolabile dei due e include alcuni veramente utili caratteristiche, ma il ViewSonic lo supera in termini di qualità grazie al suo eccellente tempo di risposta e piacevole nitidezza. Se non ti dispiace i toni meno vibranti dell'LG L1970H, è un'ottima scelta alternativa.