Altaba Inc: i bit di Yahoo non venduti a Verizon verranno rinominati

Nonostante un paio di imbarazzanti problemi di hacking battute d'arresto, la vendita di $ 4,83 miliardi di Yahoo a Verizon sembra ancora destinata ad andare avanti in una forma o nell'altra, ma le parti dell'azienda rimaste non avranno più il marchio Yahoo attaccato.

Nell'ambito della vendita verranno mantenute alcune parti dell'azienda: il 15% di Alibaba e una partecipazione del 35,5% in Yahoo Japan, ma non si chiameranno più Yahoo. La restante società sarà ora conosciuta come Altaba Inc. Se il marchio Yahoo continua ad esistere in qualsiasi forma dipende dai suoi nuovi proprietari, sebbene un portavoce ha insistito sul fatto che avrebbero continuato a esistere a luglio. Questo, in particolare, era prima che emergessero i vari scandali di hacking, trascinando il nome del marchio attraverso critiche indesiderate.

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La notizia arriva sotto forma di an Deposito SEC, che spiega la struttura della nuova società. Dell'attuale consiglio rimarranno solo cinque membri: Tor Braham, Eric Brandt, Catherine Friedman, Thomas McInerney e Jeffrey Smith. Tutti gli altri, incluso il CEO Marissa Mayer, si dimetteranno e non faranno parte di Altaba.

Il deposito SEC rivela anche che Altaba riconosce che i suoi recenti fallimenti di sicurezza hanno messo a rischio l'azienda. In un segmento che evidenzia "rischi e incertezze", la società riconosce "i rischi che Verizon potrebbe affermare o minacciare di affermare, diritti o rivendicazioni in relazione all'Accordo di acquisto di azioni a seguito di fatti relativi agli incidenti di sicurezza resi noti a settembre 22, 2016 e 14 dicembre 2016 e può cercare di risolvere il Contratto di acquisto di azioni o rinegoziare i termini dell'Operazione di vendita in quel base."

Hanno ragione a essere cauti. Gli attacchi di Yahoo del 2016 sono stati senza precedenti nella loro portata, come mostra questo grafico dei nostri amici su Statista dimostra:20161215_alphr_data_breaches

Qualunque cosa accada, l'azienda è molto lontana dai suoi giorni di gloria della fine degli anni '90, dove è conservata per sempre su YouTube con pubblicità imbarazzanti e datate come questa, risalenti a quando Internet era nella sua stravaganza infanzia:

Immagine: Tommy neon, utilizzato sotto Creative Commons